Il pane fresco fa bene? Ecco la marca che fa bene a glicemia, digestione e pressione

Il pane è uno dei cibi più comuni nel mondo, e anche in Italia è un vero e proprio elemento “cardine” nell’alimentazione di svariate persone, soprattutto appena sfornato. Similmente è anche un alimento molto controverso nel quadro delle usanze ma anche per la salute, essendo spesso ritenuto “critico” per zuccheri nel sangue, colesterolo, processo digestivo e controllo della pressione arteriosa.

Il pane appena sfornato fa bene? Come si può immaginare, non c’è una risposta univoca e completa, perciò la risposta è potenzialmente affermativa, ma anche negativa. Per ragioni molto variegate che analizzeremo, scopriremo quali sono le migliori qualità di pane per la salute, da preferire per il nostro benessere, valutando i principali fattori di tipo nutrizionale.

Pane appena sfornato: pro o contro?

Il pane non è dannoso come si può pensare, neppure per chi soffre di problemi legati alla pressione alta e alla glicemia: per chi ha disturbi di questo genere infatti esistono tipi ormai diffusi che contengono componenti specifici in grado di ridurre al minimo gli effetti dell’iperglicemia e dell’ipertensione. Ogni tipo di pane è composto da amidi e carboidrati, naturalmente derivanti soprattutto dalle farine.

I carboidrati che contiene sono fondamentali per una funzione energetica, e per una corretta attività metabolica, e con le giuste quantità possiamo consumare il pane anche quotidianamente, persino ad ogni pasto, salvo differenti indicazioni mediche. Infatti in media un “non eccesso” di pane fresco, equivalente ad una porzione di circa 50 – 60 grammi per pasto può rappresentare un buon limite.

Selezionarlo con cura

Ma quale preferire? Esistono numerose varietà di pane, secondo la grande maggioranza degli esperti la migliore è la versione integrale o ai multicereali, che offre un apporto più completo tra i diversi cereali (il pane tradizionale, quello “bianco” è composto invece da frumento tenero). Questo contribuisce a renderlo generalmente “superiore” per diverse ragioni.

  • Il maggior apporto di fibre è più saziante e più indicato per agevolare la fase digestiva
  • La diversificazione di cereali consente un maggior apporto nutritivo nei minerali
  • E’ decisamente meno influente per la glicemia

Attenzione però a scegliere versioni che non siano troppo ricche di sodio (sale), in quanto è un elemento che fa aumentare la pressione, e che non siano stati aggiunti elementi conservanti. Il pane è molto saziante ma da solo non è assolutamente raccomandabile, in quanto porta l’organismo ad un vero e proprio sbilanciamento nell’organismo, quindi va bilanciato.

Abbinato ad alimenti ricchi di proteine (come la carne, ma anche i legumi ed altri cereali, oltre a verdure) e con un limitato apporto di zuccheri raffinati, il pane può essere estremamente utile per il nostro organismo, scegliendo come detto varianti meno “gravose” dal punto di vista calorico e nel contenuto di elementi come il sale.

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